Il Giornalino
Consumiamo & Cosumiamo di Cristina Campanello Centro Alzheimer P.O. Passirana
Secondo il rapporto del Worldwatch Institute” State of the World 2010”, i 500 milioni di persone più ricche del pianeta sono responsabili del 50% delle emissioni globali di anidride carbonica, mentre i 3 miliardi più poveri sono responsabili di appena il 6 per cento delle emissioni di CO2.
Ma c’è dell’altro ! Per fare un esempio eclatante è emerso che due cani pastore tedeschi consumano più risorse in un anno di un abitante medio del Bangladesh. Si evidenzia che il rapporto in questione è sicuramente focalizzato sull’analisi dei consumi della terra. Il punto “focale” – senza estremizzare il concetto- è che “fare indigestione” di cibo e di consumi in generale è chiaramente un danno per i singoli (salute) e per l’ambiente (emissioni CO2). Tuttavia tra tanti ammonimenti abbiamo trovato due dati confortanti (http://www.worldwatch.org ) che ci riguardano (ma dei quali molti , noi compresi, non eravamo a conoscenza): il “piedibus” a Lecco e il cibo “bio” delle scuole di Roma. In particolare ,per quanto riguarda la “voce” esercizio fisico , non possiamo che applaudire i giovanissimi alunni delle scuole elementari che si sono organizzati in modo da eliminare il trasporto a quattro ruote : se poi ci piglieranno gusto “nell’ utilizzare” se stessi per gli spostamenti, potranno diventare –magari- dei futuri runners.Ma se, inequivocabilmente, abbiamo capito che chi consuma di più ,inquina di più, perciò alla fine fa del male a se stesso, dobbiamo anche segnalare che le condizioni economiche pesano il 60% sull'incidenza di morte. Secondo uno studio dell'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) la salute dipende un pò dal patrimonio genetico, un pò dal sistema sanitario e dall'ambiente, ma molto di più dal reddito, dalla professione ,da dove si abita e dalla scolarita’ di una persona. Secondo una ricerca canadese ,ipotizzato “100” il parametro o indice di mortalità, le condizioni economiche pesano per ben “60”, il fumo pesa“10”, l'obesità “12” e fare o meno esercizio sembra non contare proprio. E a questo punto ,noi fautori dello sport, non ci capiamo più nulla!