Se c’è un serio problema di crescita economica nell’area euro, l’Italia sta perdendo sempre più posizioni da questo punto di vista. In tempi non sospetti (un anno fa nel 2010) la Banca Mondiale ,mentre infuriavano le polemiche sulla questione “c’è crisi-non c’è crisi in Italia”, ci suggeriva alcune piccole ricette per incentivare la produttiività e la crescita economica mediante il Rapporto Doing Business Report . Questo studio annuale misura quanto sia “facile creare e gestire un’impresa “in 183 paesi sotto il profilo del contesto normativo e burocratico. Purtroppo l’Italia degli ultimi anni ha continuata a scendere in questa classifica. Così la Banca Mondiale ci dettava dei suggerimenti pratici, a costo zero, per migliorare il proprio ranking in questa speciale ,ma importantissima e autorevole classifica: bastava (perchè si poteva inserire anche in tempi più recenti nel decreto Monti) eliminare il capitale minimo per le s.r.l., oggi in Italia pari alla cifra di 2500 euro (di capitale versato): se si consentisse, come in molti altri paesi europei, la costituzione di s.r.l. con un euro di capitale, l’Italia guadagnerebbe,secondo la Banca Mondiale, 10 posizioni nella classifica del Doing Business Report (da 87esima a 77esima) e ben 53 posizioni (da 77esima a23esima) nella particolare graduatoria parziale sulla facilità di iniziare un’attività di impresa.
E, di questi tempi e in particolare per l’imprenditoria giovanile, sarebbe una vera “manna dal cielo”.
