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Propoli

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ovvero dottore mi posso curare con le api ???A cura di Giorgio De Santi Oculistica P.O. Rho

Il nome  propoli deriva  dal latino “pro” = davanti e “polis” = città per  ricordarci il significato  di protezione e di  difesa  che la propoli ha per l’alveare.
La propoli è una  sostanza resino-cerosa , a temperatura  ambiente  si presenta come una massa  di buona  consistenza  che diventa friabile a  basse  temperature.
La propoli è un prodotto apistico, realizzato dalle  api  raccoglitrici o bottinatrici  a partire da  sostanze gommose e resinose delle  gemme di alcune piante come il pioppo, la quercia, il larice, il pino, la betulla, l’olmo, l’ontano,  il ciliegio, il salice, l’ippocastano l’abete ed  altre.
Analogamente al miele, la propoli  viene considerata un prodotto di origine  vegetale, modificato ed arricchito dalle api, che mediante le secrezioni salivari, ne operano la trasformazione.
Viene letteralmente passata  dalle api raccoglitrici a quelle cementatrici che poi la elaborano  e la utilizzano per l’alveare con due scopi :
viene usata come materiale da costruzione essendo un buon coibentante, sigilla eventuali fessure e restringe i fori di ingresso dall’esterno .
viene usata per le sue capacità antisettiche , per sterilizzare le arnie, , lucidare le cellette prima che l’ape regina vi deponga le uova; inoltre sempre per le sue capacità antisettiche viene usata  per mummificare i cadaveri di piccoli animali e grossi insetti penetrati nell’alveare a scopo di saccheggio. Questi una volta uccisi, vengono ricoperti da uno strato di propoli che impedisce i processi putrefattivi che potrebbero  compromettere la salute della  colonia .
La  composizione della propoli è molto complessa  ed  è legata strettamente alla  sua origine vegetale, se proviene per  esempio dalle  conifere il suo colore sarà giallastro.
Qualitativamente è composta per un 50% da resina e balsami, un 20% è composto  da cere, un 10% è costituito da flavonoidi, sostanze polifenoliche con azione anti-radicali liberi  ed azione  anti-infiammatoria, antitrombotica, vaso e gastroprotettiva, modulatrice delle reazioni allergiche. Un 5% di polline ed un altro 5% minerali come zinco, rame, ferro, silicio, manganese.
I vari componenti della propoli agiscono in maniera sinergica principalmente  con :
azione anti batterica
sia batteriostatica che battericida, su numerosi ceppi batterici sia gram + che gram –
L’azione della propoli è simile a quella di un antibiotico ad ampio spettro.

azione antivirale
contro i virus influenzali A e B inoltre Herpes simplex, zoster e genitalis .
Si pensi che in uno studio  eseguito dall’università’ di Vienna  su un gruppo di 60 studenti volontari ai quali venne  somministrato un estratto di miele e propoli  nel trattamento dell’influenza contro un  gruppo di controllo non sottoposto a terapia, alla  fine  dell’epidemia  solo il 9% degli studenti trattati con miele e propoli era stato colpito dall’influenza  mentre  nel gruppo  controllo la percentuale  saliva al 39%.

azione antimicotica
azione sui trichomonas
azione anestetica locale
con azione sovrapponibile alla novocaina, per la presenza  dei principi attivi della frazione balsamica .
si utilizza in odontostomatologia nella  cura di alitosi, afte, glossiti, ascessi, paradentosi,mughetto.
azione immunostimolante
azione antiflogistica
azione protettiva sui vasi sanguigni
azione antiulcera gastrica
azione epatoprotettiva

La propoli  deve essere usata con cautela nei pazienti affetti da allergie ai pollini.
Non provoca assuefazione, non altera la flora batterica, non determina la comparsa di ceppi resistenti.
Non va utilizzata in gravidanza a scopo cautelativo in quanto è rimasta nell'aria come "leggenda metropolitana" la considerazione che i bioflavonoidi contenuti nella Propoli contribuissero all'aumento del rischio di insorgenza di leucemie infantili acute a seguito della loro assunzione in gravidanza.
Bisogna tener conto che le dosi dei bioflavonoidi contenute negli integratori dietetici sono molto distanti da quelle considerate negli esperimenti in vitro ed il raggiungimento delle dosi ritenute pericolose per via di un accumulo in donne in gravidanza rimane per ora privo di fondamento scientifico.

Perché si usa
Di solito si usa nelle malattie autunnali e da raffreddamento delle prime vie respiratorie come mal di gola e raffreddore, perché è in grado di danneggiare e uccidere molti batteri e il suo effetto è proporzionale alla concentrazione utilizzata.
Ha il pregio di essere ad ampio spettro e cioè di essere efficace su molti tipi di agenti patogeni e di non essere oggetto di resistenza batterica.

Come si usa
Si può utilizzare localmente, con spray da spruzzare a livello della gola o a livello sistemico, in compresse masticabili o preparati liquidi.
L'estratto secco deve essere titolato in flavonoidi totali espressi in galangina minimo 8% e se ne dovrebbero assumere da 300 a 500 mg al giorno lontano dai pasti.


 
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