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Se il titolo di questa rubrica “gioca”, facendo il verso, con il ben noto incipit “…qui comincia l’avventura…” che ha caratterizzato per numerosi anni i fumetti che avevano per protagonista il Signor Bonaventura, mi è sembrato doveroso dedicare uno spazio proprio alla “letteratura d’avventura”.
Lo spunto mi è venuto dalla prossima proclamazione del vincitore della quarta edizione del “Premio Letterario Emilio Salgari per la letteratura avventurosa” che dal 1996 si celebra con cadenza biennale.
Organizzato dal Consorzio delle Pro Loco della Valpolicella, con la collaborazione di diversi Enti Pubblici ed Associazioni, mira a valorizzare e promuovere la tradizione della letteratura d’avventura italiana nella sua espressione moderna e di cui lo scrittore Emilio Salgari è stato uno dei grandi ispiratori
Il premio si muove partendo da una preselezione effettuata da cinque esperti che individuano i tre libri finalisti.
Una volta effettuata la scelta dei libri in concorso, i tre titoli vengono messi in diffusione gratuita presso le biblioteche e gli istituti superiori e, in vendita, presso le librerie aderenti all’iniziativa sul territorio della Valpolicella e della provincia di Verona, in modo che, infine, siano i lettori a comporre la vera giuria del premio, esprimendo la loro preferenza individuale attraverso una scheda di voto.
La graduatoria delle opere vincitrici è poi redatta dagli organizzatori sulla base della somma delle preferenze manifestate dai lettori.
La proclamazione dei vincitori avviene mediante la pubblicizzazione dei risultati della votazione popolare ottenuti attraverso il conteggio delle schede valide nel corso di una cerimonia conclusiva che si tiene nel mese di settembre.
La serata di premiazione è l’evento culmine di un lungo programma di incontri inerenti al premio che si svolgono, su tutto il territorio che ospita il progetto, nei mesi successivi alla nomina dei tre autori in concorso.
Proprio i tre titoli selezionati quest’anno saranno i consigli di lettura per questo numero del nostro “Giornalino”:
Marcello Simoni, Il mercante di libri maledetti, Newton Compton Editori
È il mercoledì delle ceneri dell’anno 1205 quando padre Vivïen de Narbonne è costretto a fuggire, braccato da un manipolo di cavalieri che indossano strane maschere.
Il monaco possiede qualcosa di molto prezioso, che non è disposto a cedere ai suoi inseguitori.
Sono passati tredici anni da quel terribile giorno, quando Ignazio da Toledo, un mercante di reliquie, riceve da un nobile veneziano l’incarico di mettersi sulle tracce di un libro rarissimo, l’Uter Ventorum.
Si dice che contenga antichi precetti della cultura talismanica orientale, e permetta di evocare gli angeli e la loro divina sapienza.
Inizia così l’avventuroso viaggio di Ignazio tra Italia, Francia e Spagna, sulle tracce di un manoscritto che qualcuno pare abbia smembrato in quattro parti e accuratamente nascosto.
Solo chi è in grado di risolvere complicati enigmi, e di decifrare strani messaggi disseminati nel percorso che conduce al libro, potrà trovarlo e accedere ai suoi segreti.
Ma Ignazio non è l’unico a volerlo.
Ci sono personaggi loschi e ambigui che intendono entrarne in possesso, anche con l’inganno e con la forza.
Chi riuscirà per primo a scoprire dove si trova?
E cosa saranno pronti a rischiare, tutti coloro che lo inseguono, per svelare per primi i suoi arcani misteri?
Marco Buticchi, La voce del Destino, Longanesi
Oggi è un’anziana clochard costretta a vivere per le strade di Parigi, ma il suo passato le ha regalato fama e successo.
Qualcuno la vuole morta, ed è solo l’intervento di Oswald Breil e Sara Terracini a salvare la vita di Luce de Bartolo.
Ma qual è il segreto che custodisce, così potente da sconvolgere l’ordine mondiale?
Chi è davvero quella donna?
La sua storia inizia nell’Argentina fra le due guerre e racconta un’amicizia straordinaria, quella fra Luce e una tra le donne più ammirate di tutti i tempi: Eva Duarte.
Mentre Luce diventa il soprano più famoso al mondo, Eva sposa il colonnello Juan Domingo Perón: nasce così il mito intramontabile di Evita.
Le due amiche incontrano grandi soddisfazioni, ma anche tragedie e violenze che sembrano sgorgare dalla fonte stessa del male: il nazismo.
Un’ideologia che trova la sua forza simbolica in un oggetto dal potere immenso: la leggendaria lancia di Longino, la cui punta trafisse il costato di Cristo.
Il Reich sopravvive alla sconfitta, ed è proprio in Argentina che il male nazista intreccia le proprie trame oscure di rinascita con l’ascesa di Perón, per poi estendere i propri tentacoli sino a raggiungere le stanze più inviolabili: quelle delle alte sfere del Vaticano e della finanza più spregiudicata.
E il male nazista oggi è pronto a risollevare la testa.
Perché si scateni, manca soltanto una chiave: quella in possesso di una donna sopravvissuta con coraggio e determinazione a tutto ciò che il destino le ha riservato.
Tullio Avoledo, Un buon posto per morire, Einaudi
Alzando gli occhi al cielo non si vede, eppure è lí. Il Sole Nero.
Il Distruttore.
Fra trenta giorni se ne accorgeranno tutti, ma allora sarà troppo tardi.
Pochissimi sanno cosa sta per accadere: politici, industriali e finanzieri, vertici religiosi e militari.
Ogni gruppo di iniziati al segreto trama ai danni degli altri, con un proprio obiettivo...
Ma esiste una speranza.
Secoli fa qualcuno ha creato uno strumento per opporsi a questa diabolica cospirazione.
Un Gioco di codici ed enigmi pensato per addestrare in segreto i Salvatori dell'Umanità, adeguandolo alle tecnologie delle diverse epoche.
Tocca a due estranei, Leo e Claire, un uomo e una donna feriti e disperati, e ignari del pericolo, raccogliere la sfida.
E cercare di fermare il conto alla rovescia verso il Giorno del Giudizio, costi quel che costi. Alleandosi anche con il diavolo.
Perché il mondo, dopotutto, è un buon posto per vivere.
Leo e Claire si conoscono al funerale dei loro figli.
E subito devono scoprire che ogni incubo, ogni allucinazione è nulla di fronte alla realtà.
Ma nelle loro mani, e di pochi altri compagni di fuga, da un continente all'altro fino all'Antartide, tra nemici che ereditano conflitti forse piú antichi della Terra, c'è la chiave della salvezza.
E della piú sconvolgente lotta contro il tempo mai immaginata in un romanzo.
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