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Concluso, con l’iniziativa dedicata al controverso rapporto tra “Guerra e Medicina”, il percorso intrapreso e dedicato al ricordo del centenario della Prima Guerra Mondiale, così intimamente collegato alla storia dell’Ospedale di Rho, “Monumento ai caduti per la Patria”, come Gruppo Culturale del CRAL degli Operatori Sociosanitari del Rhodense, stiamo scaldando i motori per promuovere nuove iniziative per il prossimo 2016.
A differenza dell’anno appena trascorso, non ci dedicheremo ad un particolare momento storico ma affronteremo una “tematica” attorno alla quale promuoveremo una serie di iniziative, le più varie, con l’intenzione di coinvolgere tutte le passioni che caratterizzano il lavoro del nostro CRAL.
Il tema scelto, l’ACQUA, è solo apparentemente di una banalità sconcertante.
Vorremmo invitarvi a fare un gioco, che potreste svolgere in famiglia, con i vostri amici o con i vostri compagni di lavoro: provate a chiedervi di ricordare tutti i modi dire o i proverbi in cui compare la parola “acqua” e a darvi una possibile interpretazione.
Usciranno fuori, ne siamo sicuri, gli abusati “perdersi in un bicchier d’acqua”, “avere l’acqua alla gola”, “navigare in cattive acque”, “fare acqua da tutte le parti” oppure, a seconda della provenienza, degli interessi culturali o della professione dei vostri ipotetici interlocutori potreste incappare in “acqua cheta che rovina i ponti”, “acqua di fuoco”, “inutile come l’acqua fresca”, “acqua in bocca!”, “acqua passata”, “all’acqua di rose”, “all’acqua e sapone”, “confondere le acque”, “gettare acqua sul fuoco”, “gettare l’acqua sporca con il bambino dentro”, “pestare l’acqua nel mortaio”, “scoprire l’acqua calda” e chissà quanti altri ancora…
Se invece siete appassionati di geografia o, meglio, di toponomastica, provate ad immaginare quanti siano i Paesi, in Italia, che contengono la parola “acqua” nel loro nome.
Incontrerete Acquacanina, Acquafondata, Acquaformosa, Acquafredda, Acqualagna, Acquanegra Cremonese, Acquanegra sul Chiese, Acquapendente, Acquappesa, Acquarica del Capo, Acquaro, Acquasanta Terme, Acquasparta, Acquaviva Collecroce, Acquaviva delle Fonti, Acquaviva d'Isernia, Acquaviva Picena, Acquaviva Platani, Acquedolci…
Per estensione cercate i nomi in cui è contenuto il termine “fontana”
Fontainemore, Fontana Liri, Fontanafredda, Fontanarosa, Fontanelice, Fontanella, Fontanellato, Fontanelle, Fontaneto d'Agogna, Fontanetto Po, Fontanigorda, Fontanile, Fontaniva, Fonte, Fonte Nuova, Fontecchio, Fontechiari, Fontegreca, Fonteno, Fontevivo.
Potremmo continuare così con i termini “mulino”, “rio”, “fiume” e via dicendo ma a che scopo?
Perché l’acqua, elemento primario della vita, entrando in contatto con l’uomo assume mille facce e si impregna di mille significati. Diventa lo specchio delle paure e delle speranze, della ricchezza, della salute e delle malattie, del divertimento e del dolore degli esseri umani.
Di tutto questo vorremmo raccontare nel prossimo anno, cercheremo di conoscere meglio le “nostre” acque, visiteremo il Parco dei Fontanili, cammineremo lungo le rive dell’Olona e sull’alzaia del Canale Villoresi. Andremo a visitare i resti di una diga crollata negli anni venti del secolo scorso, guardando da vicino cosa succede quando, come cantava De Andrè “l’acqua porta via”, organizzeremo una cena sull’acqua…
Ci interrogheremo anche sui significati spirituali e filosofici che l’acqua porta con sé, metteremo a confronto i rappresentanti delle diverse religioni per comprendere il ruolo che l’acqua ha per ognuna delle confessioni.
Scopriremo quanto l’acqua è stata presente nelle sue diverse forme nella letteratura e nella musica.
Cominceremo il 22 marzo del prossimo anno, data che coincide con la “Giornata mondiale dell’acqua”, ricorrenza promossa dalle Nazioni Unite nel 1992 allo scopo di mantenere alta l’attenzione sulla critica situazione dell’acqua a livello internazionale.
Naturalmente, come al solito, vi terremo informati sulle varie iniziative man mano che riusciremo ad organizzarle.