Giro dell'Etna - Nuovo Progetto - UNREGISTERED VERSION

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Giro dell'Etna

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a cura di Giuseppe Cecchetti

L’instabilità politica del Medio-Oriente, del Nord dell’Africa e di parte dell’Asia, sconsigliano almeno per il momento di recarsi da quelle parti e di tralasciare mete più o meno esotiche quali “Sharm el Sheik”, “Amamet” o anche  “San’a”  e quindi per chi proprio  vuole  passare un Capodanno lontano da casa il consiglio è quello di rimanere in Italia e di visitare quei luoghi che magari  non  ha visitato perché magari troppo vicini…
Una regione italiana non certo vicinissima ma raggiungibile in 1 ora in aereo e in una giornata con altri mezzi (auto o treno) è la Sicilia, che presenta un patrimonio infinito di attrattive sia culturali che paesaggistiche. Un angolo di questa incredibile terra è quello rappresentato dal Parco dell’Etna, vulcano ancora attivo che condiziona e caratterizza l’intera regione.
L’Etna con i suoi 3350m.( … la sua altezza varia a seconda delle eruzioni…) è il più alto vulcano Europeo, oltre ad essere considerato il vulcano più attivo della “placca” euroasiatica.
La bellezza del suo aspetto e la particolarità unica del paesaggio, gli hanno permesso  di essere inserito dal comitato Unesco nell’elenco dei beni naturali costituenti il “Patrimonio dell’Umanità”. Dai siciliani viene comunemente chiamato a’muntagna o mongibeddu ; la sua superficie è caratterizzata da una ricca varietà di ambienti che alternano  paesaggi urbani,folti boschi che conservano diverse specie botaniche endemiche e aree desolate ricoperte da rocce magmatiche e periodicamente soggette ad innevamento alle alte quote.
Visitare questi luoghi nel periodo Autunno-Inverno ha un suo particolare fascino; si evitano resse dei turisti che qui arrivano in giornata risalendo dalle località balneari marittime sottostanti, e si ha modo di ammirare i crinali del vulcano che con la neve anche a quote più basse assumono una veste particolare. Chi avesse poi il desiderio di sciare sulle sue pendici può anche farlo in due modi.
O praticando il semplice sci da discesa utilizzando gli impianti sciistici (4 seggiovie) che partono dal rifugio Sapienza posto a quota 1920m. o praticando lo “scialpinismo”attività con il quale si ha anche modo di arrivare all’altezza dei crateri sommitali. L’Etna non ha un solo cratere ma svariate “bocche” che partendo da quelle sommitali poste all’altezza di 3000-3300m. (Cratere Centrale, Nord Ovest, Bocca Nuova) si aprono anche lungo i fianchi a quote più basse che possono essere attive durante il periodo di turbolenza del vulcano. Già alle quote di 2000 metri si possono visitare alcuni crateri detti “silvestri” che ancora hanno le rocce solfuree calde e presentano “fumarole”. Le caratteristiche del paesaggio si sono modificate anche profondamente dalle eruzioni, arrivando anche a minacciare le popolazioni che nei millenni si sono insediate intorno ad esso. Lo dimostrano l’aspetto dei crinali dai quali scendono immense colate laviche che poi solidificandosi assumono un aspetto particolare che rendono il paesaggio unico.
Una di queste colate laviche avvenuta nello scorso mese di Maggio è scesa sul crinale sud-ovest  distruggendo e sbarrando la traccia di sentiero che porta ai crateri sommitali impedendo agli escursionisti (tra i quali due esperti camminatori del gruppo amici della montagna del Cral di Rho) di raggiungere i punti più alti del vulcano. In genere però le eruzioni  fortemente distruttive per le cose, non lo sono quasi mai per le persone in quanto non “esplosive” e quello che ricade sui centri abitati durante l’attività vulcanica non sono quasi mai blocchi magmatici rocciosi o lapilli di lava ma solo una gran quantità di cenere che annerisce tetti, case e strade.Come tutti i vulcani del mondo il “Mongibeddu” è anche sorgente di vita; orti viti, faggi, castagni betulle e fiori sono  gli aspetti di vita vegetale che troviamo alle pendici. Intorno a Sant’Alfio crescono i più grandi castagni millenari d’Italia, sul versante di Linguaglossa si distende una foresta di altissimi pini larici, su quello di Nicolosi e Zafferana le ginestre hanno dimensioni di alberi,sul versante di Bronte si coltivano i migliori pistacchi d’Italia.
Non solo l’aspetto naturalistico attrae il visitatore alcuni centri presentano aspetti culturali molto interessanti ; chi si interessa di storia può visitare le chiese medioevali di Randazzo, le ville e i giardini di Zafferana e Nicolosi, il castello normanno  di Andrano che ospita un ricco museo archeologico e dal quale terrazzo si ammira un sensazionale panorama sull’Etna.
Appena sotto le falde del vulcano possiamo poi ammirare  la splendida costa marina che  partendo da Catania (città assolutamente da visitare per il suo patrimonio artistico e architettonico) è un susseguirsi di suggestioni ; la riviera  dei “ciclopi”,faraglioni scagliati secondo la leggenda in mare da Polifemo, con Aci Trezza Aci Castello e Acireale per poi arrivare verso nord e incontrare dopo Giardini Naxos la suprema Taormina. Naturalmente lo “spot dell’articolo” è per una visita autunno-inverno  che può essere della durata magari anche di pochi giorni (Capodanno sull’Etna…), ma questo triangolo di terra è vedibile e gustabile durante tutto l’anno e beati saranno coloro che avranno anche più di un mese per poterlo conoscere.

Appello !!! Si consiglia di utilizzare i mercatini della solidarietà, che ogni anno il CRAL di Rho ospita generosamente presso la sede espositiva, per aiutare quelli che nella loro vita sono stati meno fortunati di noi.




 
 
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