La Brianza è un comprensorio territoriale posto a Nord-Est rispetto a Milano tra le provincie di Como e Lecco e si contraddistingue per il suo aspetto ondulato-collinare, con ampi spazi verdi naturali e con una modesta e pregevole urbanizzazione. L’epicentro del nostro itinerario è la cittadina di Merate, adagiata sulla soglia delle prime colline moreniche e posta in posizione equidistante tra Monza e Lecco. Merate oltre ad essere attualmente un attivo centro commerciale , è stata un piacevole luogo di villeggiatura dell’800 e 900 ricca di residenze nobiliari quali la villa Belgioioso e il palazzo Prinetti munito di un’alta torre cilindrica. Noi potremo partire proprio da piazza Prinetti visitando l’attigua piazza della Vittoria ornata di fontana e limitata verso mezzogiorno dalla casa Avignone elegante modello di palazzina del 700. Saliremo quindi in direzione Nord in località Vedù Superiore dove c’è il grande parco della villa “Il Subaglio” confinante con la villa detta “Il Biffo”; arriveremo quindi ben presto a Sartirana dove troviamo l’ameno laghetto omonimo che fa parte di un’area protetta naturale. Qui possiamo piacevolmente pescare o ammirare l’interessante avifauna composta da folaghe,garzette e aironi o le notevoli varietà botaniche tra le quali spiccano due varietà di ninfee con fiori rossi e bianchi. Nelle vicinanze di Sartirana tornando verso Merate incontriamo l’osservatorio astronomico che è visitabile ogni primo Venerdì del mese dalle 14.30 alle 17.30. Spostandoci più a Nord dalla località Sabbione raggiungeremo il santuario della “Madonna del Bosco” posto in località sopraelevata e panoramica che presenta all’esterno una imponente scalinata che scende verso Imbersago. Il santuario è stato eretto a seguito di un’apparizione della Madonna il 9 maggio 1617 a tre pastorelli che stavano pascolando il loro gregge nel bosco. Ci si sposta quindi alla vicina Imbersago che
presenta la bella piazza centrale Garibaldi centro storico del paese che comprende la chiesa di S.Paolo, una torre medievale,il municipio e il monumento dei caduti di tutte le guerre. Da qui si imbocca la via Adda che in tre chilometri di piacevole discesa ci porta al fiume dove subito incontriamo l’antico e famoso traghetto e un’area di sosta con bar e trattorie. Il traghetto è ‘unico ancora attivo sul fiume Adda ; la chiatta che attraversa il corso del fiume è stata progettata dai disegni leonardeschi e si muove naturalmente lungo una fune sfruttando sapientemente la corrente delle acque. Il tratto di fiume Adda è qui veramente bello e può essere percorso sia in direzione Nord che Sud. Spingendoci a Sud si può arrivare fino a Paderno d’Adda dove il fiume è valicato dall’altissimo ponte metallico costruito nel 1899 su progetto di Julius Rothlisberger. Dirigendoci verso Nord si percorre una stradina sterrata che costeggia il fiume che è dapprima stretto e profondo e poi si allarga e ramifica creando ampie lanche paradiso degli uccelli acquatici. Qui hanno sede l’oasi dell’Alberone e l’osservatorio ornitologico di Villa d’Adda. Si arriva poi a Brivio dove un ponte porta sulla costa bergamasca e che anticipa il tratto “manzoniano” del fiume di Pescate e Pescarenico alle porte di Lecco. L’intero itinerario è preferibilmente da percorrere in bici, ma per piccoli e selezionati tratti anche a piedi e le stagioni più propizie per percorrerlo sono la Primavera e la fine Estate-Autunno. Per saperne di più basta cercare le singole località su internet o fare riferimento alla guida del Touring Club Italiano “Lombardia in Bicicletta”