Elisir di lunga vita - settembre

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Elisir di lunga vita

a cura di Campanello Cristina
E’ boom di ultracentenari in Italia, infatti secondo gli ultimi dati sono oltre 19 mila. La popolazione ultracentenaria continua ad aumentare sia in termini assoluti sia relativi: al 1 gennaio 2015 oltre tre residenti su 10.000 hanno 100 anni e oltre. Gli ultracentenari sono molto piu' che triplicati dal 2002 al 2015, secondo il Rapporto Osservasalute 2015, l'analisi dello stato di salute della popolazione e della qualita' dell'assistenza sanitaria nelle Regioni italiane. In più vi è una strana situazione nella quale una percentuale alta di ultracentenari si riscontra in due paesini della penisola. Per cui vista la disomogeneità del dato molti interrogativi di tipo genetico, ambientale e di tutto e di più nascono da queste particolarità. Andiamo ad illustrarle velocemente. Un luogo è situato nel Cilento e i due paesi incriminati sono Pollica e la sua frazione Acciaroli. Qui gli ultracentenari sono trecento e nel paesino di Acciaroli la loro densità è maggiore di quella dell'isola nipponica di Okinawa (famosa a livello mondiale per la longevità). Sempre a Pollica l’età media in cui si muore è di 92 anni per le donne e 85 per gli uomini contro una media italiana rispettivamente di 85 e 80. Uno studio pilota è stato condotto su 28 ultracentenari di Pollica, confrontati con altri due gruppi di parenti a due diversi stadi di età, 50 e 70 anni. E’ emersa una bassa concentrazione di bio-ADM che è una proteina collegata a fattori di rischio morte. Agisce in senso difensivo, aumentando la quantità di sangue nella circolazione periferica. Il fatto che sia bassa indica che non deve essere attivata, e dunque che esiste qualche altro fattore protettivo per la popolazione campionata. Si è scoperto anche alte concentrazioni atipiche di particolari proteine legate a processi denegerativi come l'Alzheimer. È emerso anche ad esempio che i centenari di Pollica consumano molte erbe, spesso raccolte in campagna o nei loro orti, il che è indizio che sulla loro salute, oltre la qualità del cibo, può influire anche il fatto che camminano e si muovono molto. In definitiva, i centenari cilentani sembrano avere dei meccanismi proteici che difendono dai processi dell'invecchiamento. Altra singolarità italica riguarda il paese di Bivongi in provincia di Reggio Calabria. A Bivongi sono 14 i centenari viventi negli ultimi cinque anni, e 42 persone con oltre 90 anni. Bivongi è il paese con più centenari rispetto alla popolazione, 1.300 abitanti: una media dello 0,13 per cento rispetto allo 0,037 della Calabria e lo 0,035 dell’Italia. Anche per Bivongi come per Pollica gli studi sono stati molti, ma sembra che al di là della genetica la risposta comune dipenda, ovviamente e più semplicemente dall’aria, dalla mancanza di stress, e dal cibo. Riassumendo una predisposizione, forte e da dimostrare scientificamente, fa da sfondo a un fattore che peserebbe molto di più sull’età: cioè la dieta, povera di proteine animali e ricca di verdure. Sia nel caso di Pollica che nel caso di Bivongi, ma anche a onor del vero a gran parte delle comunità rurali dell’Italia del Sud, il mangiare poca carne, nei primi decenni della loro vita ha rinforzato gli attuali ultracentenari di fronte alle malattie. In più, basta recarsi sul posto o leggere i numerosi articoli, sembra che nel caso di Bivongi gli anziani per spiegare il loro Dna dicono che alcuni di loro bevono il loro miracoloso vino il famoso Cirò da tutta la vita senza aver mai toccato l’acqua. Sarà questo il segreto dell’Elisir di lunga vita?
 
 
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