In bici nel lodigiano - Nuovo Progetto

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In bici nel lodigiano

In bici nel lodigiano

                            In bici nel lodigiano
    e visita del santuario della “Madonna delle Fontane”

Lontani dalle giornate  torride dell’estate e in quelle primaverili  quando cioè le giornate sono “freschine”, è bello passeggiare  con la  bici magari per  “terre piatte”, dove le ruote girano con relativa facilità  e si possono ammirare in assoluto relax le cose belle che ci stanno attorno.
L’itinerario che viene proposto è appunto piatto e in forma circolare.
Parte e arriva a Lodi e attraversa un comprensorio dove le attività agricole rivestono ancora un grande ruolo e dove, non mancano centri monumentali di notevole interesse.
Si costeggia  il basso corso del fiume Adda, a cui affluiscono e dipartono canali che danno al territorio un aspetto di “terra bassa olandese”.
Da Lodi si parte dall’ampio parco di Villa Zilli (posto a sud della città e sede del consorzio del Parco Naturale Adda ) e attraversata la Via Emilia ,si prosegue per la stretta e poco frequentata via Cremonese.
Si fiancheggia il gradino fluviale dell’Adda , si sfiorano verdissime lanche e numerosi fontanili e proseguendo per una stretta ma asfaltata stradina, si attraversano i tranquilli paesini di Caviaga e Turano Lodigiano.
Da quest’ultimo si torna verso Nord e percorrendo altri campi coltivati, fontanili e attivi cascinali rurali e si arriva al bel paesotto di Cavenago d’Adda dove si può ammirare villa Greppi e nelle immediate vicinanze il santuario di Madonna della Costa.
Usciti dal paese in direzione Ovest con indicazione ponte Adda e al termine di una breve discesa si ha modo, sulla destra,  di percorrere la stradina sterrata che costeggia la così detta “Adda morta”, un suggestivo tratto di lanche molto frequentato da garzette e aironi e con la caratteristica vegetazione delle pozze acquitrinose.
Si torna sulla strada principale ,con direzione Caldera  e si arriva a superare il corso principale del fiume Adda, su un ponte nuovo che sostituisce un precedente di barche.
Dopo circa 1 Km si devia sulla sinistra per la piccola frazione di Persia cui segue Ca’de’Vagni all’ingresso del quale si curva a destra per una strada bianca che in circa 2 Km attraversando campi coltivati ci porta a Casaletto Ceredano.
Dalla piazza S.Pietro si svolta verso Nord e ben presto arriviamo al bel santuarietto della “Madonna delle Fontane” la cui storia e la relativa venerazione rappresentano quasi per un po’ l’emblema della “lodigianità”.
La storia parla di un bambino sordomuto di otto anni di nome Abele,  che nell’anno 1687 si allontanò dalla propria abitazione perdendosi nelle aree  boschive paludose, che ancora caratterizzano i dintorni del borgo. Trascorse fuori la notte;il giorno seguente udì i richiami e parlò, non essendo più sordo e muto, raccontando di aver passato la notte in compagnia di  una donna vestita da contadina che avrebbe fatto sgorgare una fontana per dissetarlo.
Il fatto venne ritenuto miracoloso, e così iniziò la devozione della Madonna delle Fontane, che ha portato alla costruzione dell’elegante santuarietto attuale. Alla fine del secolo scorso un cospicuo sostegno finanziario è stato dato da un commerciate di formaggio locale,  che ricevette la grazia di superare incolume una uscita di strada col proprio carro e la attribuì proprio  alla Madonna delle Fontane  perché capitato in prossimità del precedente fatto miracoloso. Ora infatti all’interno della chiesetta in prossimità della pozzetta fontanile attorniata da balaustre metalliche che ricorda quella  sgorgata per miracolo, c’e la statuetta della Madonna che  volge il benevole sguardo al bimbo da lei aiutato, appoggiata a quattro forme di grana a crosta nera. (non ricorda un tipico grana lodigiano ?...) Cosa curiosa è anche la sistemazione di due fontanelle poste all’esterno, che danno acqua premendo  un apposito “interuttore” posto nelle vicinanze. Fermarsi e visitare questo luogo particolare è doveroso anche perché nelle vicinanze è collocata una comoda e ombrosa area pic-nic dove ci si può rilassare e rifocillare.
Proseguendo lungo il percorso si incontra ben presto ad Abbadia Cerreto la chiesa abbaziale di S.Pietro e Paolo  costruita interamente in laterizi  e risalente ai secoli XII-XIII. La chiesa in  stile romanico-gotico  è sicuramente una delle più belle abbaziali-cistercensi  della Lombardia.
Dopo la doverosa visita, si continua il percorso  per Corte Palasio e Calidana ove si proseguendo  diritti per una strada sterrata  ben presto ci si collega alla statale 235 che rapidamente riporta a Lodi. Qui non potete non  andare in piazza della Vittoria attorniata dai suggestivi porticati e  dove sorge lo splendido Duomo. Se non siete ancora stanchi non perdetevi anche il lungo Adda e la chiesa dell’incoronata  uno dei gioielli del rinascimento lombardo. L’intero giro ha una lunghezza di circa 35 Km,è quasi interamente piatto e presenta dei brevi tratti sterrati che possono essere percorsi con delle bici comuni.  Buon Viaggio
 

 
 
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