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Influenza A H1 N1

Il Giornalino

Come difendersi Influenza" A H1 N1 " Giorgio De Santi Oculista P.O. Rho

Storia
Il nuovo virus influenzale è un insieme di 8 geni che provengono da 3 specie virali diverse: suina, aviaria ed umana.

Combinandosi tra loro hanno dato luogo al quarto virus pandemico fino ad oggi osservato.

I precedenti furono quelli della Spagnola del 1918, dell’Asiatica del 1957 e della Hong Kong del 1968.
La più grave di queste fu la Spagnola (tra l’altro il virus era un H1N1) portata in Europa dai soldati americani nel corso della prima guerra mondiale, che falcidiò oltre cinquanta milioni di morti nel mondo.
Le pandemie hanno una cadenza ventennale-trentennale. Questo, infatti, è il tempo che occorre a un nuovo virus per emergere.
Gli esperti dell’OMS erano già in allerta dopo il virus dell’aviaria, un virus H5N1, definito “nasty beast” ovvero brutta bestia dai virologi sulle riviste scientifiche e soprattutto dopo la SARS (sindrome acuta respiratoria severa).
Dopo queste prove generali si attendevano, e così è stato, l’arrivo del nuovo virus.
L’OMS ha dato un’allerta livello 6 (il massimo) a questa pandemia spingendo laboratori di ricerca, industrie farmaceutiche e governi di tutto il mondo a prepararsi al peggio.
Come spesso accade in caso di epidemie, guerre e altri eventi straordinari non tutti se la passano male. Le industrie farmaceutiche infatti si preparano a lauti guadagni.
Le vendite di antivirali, Tamiflu e Relenza subiscono di giorno in giorno nuovi balzi nelle vendite.
Il Tamiflu, con 657 milioni di euro ha triplicato il proprio fatturato nei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2008.
Nella classifica in base al fatturato del gigante farmaceutico svizzero Roche il Tamiflu è al quarto posto dopo tre farmaci antitumorali!
L’OMS ha concesso a venti aziende farmaceutiche la licenza per produrre il nuovo vaccino.
In Europa l’appetitoso boccone se lo spartiranno quattro aziende.
Solo l’Italia ha già ordinato quarantotto milioni di dosi, altri paesi hanno già prenotato oltre 600 milioni di dosi, la spesa sarà di circa …. tenetevi forte: 4,3 MILIARDI di dollari.
Dopo l’inizio della pandemia sono previsti ulteriori 350 milioni ordinazioni di vaccino per una spesa di altri 2,5 MILIARDI di dollari !
E’ curioso costatare che ci siano soggetti come le aziende farmaceutiche che dalla crisi attualmente in atto stanno uscendo economicamente rafforzati.
Peccato che nessun talk show televisivo o giornale parli di questi argomenti.
La nuova influenza che tanto spazio ha trovato nelle notizie in Tv e sui giornali perché si fregia del titolo di pandemia?
Una pandemia (dal greco pan-demos “ tutto il popolo”) si verifica quando un nuovo virus si presenta alle nostre difese immunitarie, e non avendo queste ancora sviluppato le “armi” per contrastarlo, si diffonde rapidamente, in più parti del mondo con un numero di casi gravi elevato ed alta mortalità.
L’influenza A H1N1 è un’infezione virale acuta dell’apparato respiratorio, con sintomi simili a quelli dell’influenza stagionale: febbre, tosse, mal di gola e malessere generale.
Come per l’influenza stagionale sono possibili complicanze gravi come la polmonite.
Il nuovo virus influenzale è di derivazione suina ma essendosi adattato all’uomo è diventato trasmissibile da persona a persona.
L’influenza non è trasmessa attraverso il cibo e non si rischia nulla consumando carne suina cotta o prodotti a base di carne suina.
COME DIFENDERSI DAL RISCHIO DI CONTAGIO?
E’ importantissimo lavarsi spesso le mani con acqua e sapone specie dopo avere tossito o starnutito e dopo aver frequentato luoghi pubblici.Cerchiamo di mantenerci in buona salute, mangiando cibi leggeri ma nutrienti, bere molti liquidi, dormire il giusto, essere fisicamente attivi e soprattutto controllare lo stress.
Di fronte a questo reale problema che irrompe e spariglia le carte quale è il corrimano a cui reggersi per non rimanere nell’incertezza su come comportarsi?
Non entreremo nel merito della vaccinazione, raccomandata dalle autorità sanitarie ma parleremo di difese attraverso medicine non convenzionali.
ACETO DI SIDRO DI MELE.
Ha proprietà alcalinizzanti impedendo all’infezione di stabilizzarsi nell’organismo.
Il dosaggio consigliato è di tre cucchiai di sidro in un bicchiere d’acqua da bere per tre volte nella giornata.
Tè di SEMI d’ANICE
Occorre bere una tazza di tè di semi d’anice ogni mattina.
Tenete presente che il più usato e consigliato farmaco antivirale, il Tamiflu, ha il principio attivo derivante proprio dall’anice stellato.
AUMENTARE LE DIFESE IMMUNITARIE
La medicina cinese sostiene che in autunno occorre rinforzare la capacità del corpo di “tesaurizzare” l’energia delle altre stagioni attraverso due organi che rappresentano la parte terminale dell’anno solare: i polmoni e i reni.
I primi, insieme a naso, gola, bronchi sono la prima barriera contro il freddo.
I secondi aiutano il sistema immunitario a mantenere l’integrità del corpo umano attraverso una difesa più profonda.
Come tonificare le energie polmonari e renali?
Dai lactobacilli, alla vitamina C delle nostre arance, dal tè verde alla linfa di betulla ogni rimedio ha le sue proprietà.
Personalmente consiglio un bicchiere di linfa di betulla (100 ml) il mattino a digiuno, per sette giorni, da utilizzare per tutta la stagione invernale fino a marzo (1 settimana di cura al mese).
E’ un prodotto che trovate agevolmente in erboristeria; una volta aperto va consumato entro sette giorni e conservato in frigorifero.
Altro valido rimedio è il Ribes Nigrum sotto forma di macerato glicerico. Si tratta di un ottimo antinfiammatorio.
Vanno prese trenta gocce, diluite in poca acqua, al mattino e alla sera lontano dai pasti per almeno due mesi.
Per aumentare l’attività dei linfociti consiglio l’eleuterococco in soluzione idroalcolica. La dose è di quaranta gocce diluite in poca acqua mattino e pomeriggio per almeno due mesi.
La corteccia dell’Uncaria ha, invece, un doppio effetto sia immunostimolante che antinfiammatorio.
La consiglio in soluzione idroalcolica. Quaranta gocce diluite in poca acqua mattino e pomeriggio per almeno due mesi.
“Que reste-t-il de la pandemie?”
Cerchiamo di informarci, manteniamo calma, tranquillità e sicurezza, per evitare che ciascuno si senta come il protagonista del gioco dell’oca, ritornando sempre alla casella di partenza.


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