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Mostra cinema Venezia

65° Mostra internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia

Si è conclusa la 65° Mostra internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia. Ora una ricca selezione di film passa a Milano che diventa capitale del cinema, con ben 13 sale dedicate, nella rassegna sono presenti i titoli più attesi ma anche i cult che il mercato spesso trascura. Quest’anno al lido il prodotto nazionale è andato forte, ma il record non è italiano bensì americano con cinque film in gara. Infatti, non tutti i film presentati concorrono per il premio ma solo quelli iscritti. La cifra d’iscrizione è considerevole e spesso film meritori sono fuori concorso. La sfida è aperta, fra film sottoposti al giudizio di una giuria e film che saranno giudicati dal pubblico tramite il termometro del botteghino. Sta di fatto che dei 21 film in gara, solo 10 hanno già una distribuzione italiana: i 4 di casa nostra, 4 americani su 5 e i 2 film di animazione giapponese. E basta. Vi fornisco piccoli riassunti dei film che potranno guidare la vostra scelta davanti a questa panoramica.


LA TERRA DEGLI UOMINI ROSSI
(BIRDWATCHERS)

La lotta degli Indios dell’Amazzonia per riprendere le terre da cui sono stati cacciati: una delle tragedie del Brasile moderno raccontata con l’attenzione ai particolari ed il rifiuto di ogni folclore. Ancora una ricerca di identità, ma con la coscienza tragica del dolore e della sconfitta. Racconta il calvario dei Kaiowa: popolo senza diritti né avvenire con il più alto tasso di suicidi. A loro, Indios del Matogrosso, non sono stati lasciati né boschi per cacciare né campi per far crescere manioca e patate. Per guadagnare qualche soldo finiscono dai fazenderos, i nuovi padroni, a lavorare in condizioni di semischiavitù sulle terre una volta loro.


"PONYO”

Cartoon giapponese contro i disastri ambientali. E’ una storia d’amore dove si incontrano Sosuke, un bambino di cinque anni, e Ponyo, una pesciolina rossa decisa a diventare umana per stare vicino al ragazzino che le aveva bisbigliato: “Ti difenderò sempre”. Accadono ovunque tragedie ambientali, specialmente in Giappone, un mondo fatto di isole e anche questo narra il film; è inoltre un ritorno al disegno a mano. Il leit motiv della pellicola è facilmente canticchiabile e la pesciolina Ponyo e Sosuke sono simboli di coraggio, pacifismo, unità. I più grandi artisti dell’animazione stanno donando un’opera per la salvezza della Sanyama Forest vicina a Tokio. Una specie di nuova Sirenetta in un magico viaggio tra i fondali marini e il mondo umano, tra l’acqua e la terra, tra l’amicizia e l’odio. Una favola bellissima e coinvolgente.
Un equilibrio che si spezza quando l’uomo incontra un’altra donna, che Anne-Marie non conoscerà mai ma che la farà precipitare giorno dopo giorno in uno stato d’animo sempre più malato e doloroso. Lo smarrimento della mente precipita in uno smarrimento della realtà.



L’AUTRE”
Ambientato in un oggi freddo ed indifferente, dove la tecnologia sembra dare l’impressione di controllare ogni cosa, costruisce scena dopo scena il ritratto di Anne-Marie, 47enne tornata single perché vuole vivere la propria vita, dove l’ex compagno Alex dovrebbe continuare ad avere un posto, fatto di telefonate e serate al ristorante. Un equilibrio che si spezza quando l’uomo incontra un’altra donna, che Anne-Marie non conoscerà mai ma che la farà precipitare giorno dopo giorno in uno stato d’animo sempre più malato e doloroso. Lo smarrimento della mente precipita in uno smarrimento della realtà.


VEGAS: DA UNA STORIA VERA
Ambientato nella folle Las Vegas, è la storia di un giocatore compulsivo che si fa convincere che nel suo giardino è nascosta una refurtiva mai trovata. Il film è stato prodotto con le vincite del regista al casinò. Quando non vinceva non girava accampando pretesti con la troupe. Il protagonista ha una certa dipendenza dal gioco e si perde dietro un sogno: qualcuno gli ha detto che deve cercare nel giardinetto della casa prefabbricata, dove abita con la moglie e il figlio, il denaro nascosto di un furto. L’uomo inizia a trivellare…Ritratto di un’America dove tutti possono perdere tutto a cominciare da loro stessi.

BURN AFTER READING
George Clooney e Brad Pitt declassati da sex symbol a tontoloni coinvolti in un gioco di spie. Tra thriller e grottesco a innescare il tutto è il licenziamento di un analista della CIA: come si trattasse di una specie di autoterapia si mette a scrivere le proprie memorie, che finiscono in un dischetto insieme a conti e movimenti bancari che la moglie affida al proprio avvocato in vista del divorzio. Quel dischetto finirà per essere dimenticato nello spogliatoio della palestra dove lavorano 2 persone che si convincono di poter ricavare i soldi necessari alla donna per un ambitissimo intervento quadruplo di chirurgia plastica. A questo punto entrano in scena più pedine e imbrogli. Fra luoghi comuni e satira lo spettatore si diverte, racconta il mondo fuori di testa di oggi, dove la gente, anche quando si incontra, non riesce più a parlarsi se non via telefonino.


IL PAPA’ DI GIOVANNA
La follia omicida di un’ adolescente e l’amore che il padre sa dimostrare contro tutto e tutti. Anche contro la madre che finisce per dimenticare sia padre che figlia; viene alla mente un noto fatto di cronaca avvenuto in Italia pochi anni fa e di cui si parla molto ancora oggi. Ambientata nella Bologna del 1938, la storia di Giovanna è quella di un’adolescente complessata e bruttina, che il padre professore cerca come può di proteggere, anche contro il volere della madre. La scoperta che il primo ragazzo che sembra dedicarle attenzione lo fa per ingraziarsi il padre insegnante e che le sue attenzioni sono invece per la ricca e bella Marcella spinge Giovanna a rivelare la fragilità e immaturità della sua psiche. La vicenda ingigantirà anche i sensi di colpa del padre. E’ un film cattivo.


PRANZO DI FERRAGOSTO”
Quattro attrici improvvisate, star alte di colesterolo per una commedia all’italiana cinica e divertente sulla terza età. E’ la storia di un uomo di mezza età, figlio unico di madre vedova, alcolizzato per caso, a cui l’amministratore di condominio, per saldare i debiti ha proposto il parcheggio della madre. A Ferragosto si vede recapitare a casa, con gentilezza e con il ricatto, oltre a maman, 3 arzille signore in standby per una notte. Madri, nonne, zie, insomma un piccolo pensionato a Trastevere che inizia con bizze senili, diete, chiacchiere, tè, sfociando in una notte movimentata in cui un ospite scappa. Spiritoso e cattivo con finale inaspettato e rimbalzamento di prospettiva. La sorpresa: le attrici non sono professioniste in naftalina ma signore con rughe e acciacchi che non avevano mai recitato prima.

“RACHEL GETTING MARRIED”

La protagonista Kym , la figliola prodiga, (Anne Hathway, segretaria ne “Il diavolo veste Prada”) lascia l’ospedale per la disintossicazione giusto in tempo per partecipare al matrimonio della sorella perbene Rachel. Naturalmente la sua presenza spezzerà il fragile equilibrio familiare, portando alla luce le tensioni che si agitano in profondità. Nel passato della famiglia non c’è solo una dipendenza dalle droghe ma pure la tragedia di un fratellino della cui morte la sorella si sente responsabile.

Quella che sembra essere una riconciliazione generale viene contraddetta dall’ultima mezz’ora del film. Una famiglia disfunzionale tra nevrosi, rivalità, dipendenze.



A cura di Maria Rosa Mulinelli - Emoteca P.O. Rho




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