Livello 1
Corpo estraneo A cura di Giorgio De Santi Oculistica P.O. Rho
La sensazione di avere qualcosa nell’occhio può essere dovuta a reazioni allergiche e disturbi come l’occhio secco e, ancora, all’uso prolungato di lenti a contatto oppure a lunghe ore di applicazione davanti allo schermo del computer o a particolari condizioni climatiche come una giornata ventosa. Il risultato finale è una lieve infiammazione e un fastidio oculare che si può contrastare con l’aiuto di erbe mediche ad azione decongestionante e lenitiva. Al contrario l’effettiva presenza di un corpo estraneo è segnalata da un intenso dolore accompagnato da una lacrimazione abbondante e dall’impossibilità di tenere l’occhio aperto. Tutti casi in cui è bene recarsi al pronto soccorso.
Il corpo estraneo nell’occhio va trattato dallo specialista oculista, con rimozione meccanica e l’uso di pomate riepitelizzanti e antibiotiche. Se la sensazione di avere qualcosa nell’occhio non dovesse migliorare, rivolgersi allo specialista. Le erbe possono interferire con l’uso di farmaci o essere controindicate durante gravidanza e allattamento.
Contro l’infiammazione
Contro l’infiammazione si può ricorrere all’albizia (Albizzia lebbeck), una pianta asiatica con fiori profumati di colore giallo-crema simili a quelli delle mimose e foglie composte formate da 4-9 paia di foglioline lunghe fino a 30 centimetri ( utilizzato l’estratto secco )
In alternativa, sì all’amamelide (Hamamelis virginiana) un albero con foglie e corteccia ricche di principi attivi come tannini e acido gallico:per un impacco freddo,utilizzare il prodotto in tintura madre, diluire il rimedio prescelto in 10 parti di acqua e riporre il preparato in un contenitore sterile da chiudere ermeticamente e conservare in frigorifero per almeno un’ora. Infine, immergere una compressa di cotone idrofilo nella lozione così ottenuta, strizzarla leggermente e applicarla sugli occhi per 5-10 minuti.
Un rimedio a cui è possibile associare le proprietà del farfaraccio (Tussilago petasites), una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle composite: 2 o 3 tazze al giorno per non più di 3 o 4 settimane all'anno.
Per idratare
Contro l’occhio secco e tutte le forme di secchezza oculare è efficace il cedro del Libano (Cedrus libani MG 1DH), una conifera sempreverde dalle dimensioni imponenti originaria dell'Asia Minore: 20 gocce 3 volte al giorno in poca acqua.
Sì poi alle proprietà di eufrasia (Euphrasia officinalis) e camomilla (Chamomilla vulgaris): utilizzare un collirio con queste due componenti : 1 o 2 gocce in entrambi gli occhi 3 -4 volte al giorno al bisogno. Per un impacco, lasciare in infusione per 10-15 minuti 2 cucchiai di eufrasia (Euphrasia officinalis) in mezzo litro di acqua bollente. Filtrare bene il preparato e lasciarlo intiepidire. Infine, immergere una compressa di garza, strizzarla leggermente e applicarla sugli occhi lasciandola in posa per 5-10 minuti.
Se a prevalere sono rossore e stanchezza oculare si può ricorrere al mirtillo (Vaccinium Myrtillus), una pianta ricca di principi attivi antiossidanti e in particolare di antocianine, sostanze che proteggono le pareti venose e che agiscono beneficamente anche sui capillari della retina: un bicchiere di succo o 2 compresse 2 volte al giorno. Un rimedio che si può associare alle proprietà di erbe mediche come piantaggine (Plantago officinalis) o sambuco (Sambucus nigra): 3 impacchi al giorno con una compressa di garza imbevuta d’infuso tiepido e ben filtrato da lasciare in posa per 5-10 minuti.
Cosa fare
-Sì agli occhiali da sole con lenti schermanti e protettive.
-Evitare il più possibile la guida.
-Arricchire la dieta di tutti i giorni con cibi ricchi di principi attivi antiossidanti come vitamine (A,C,E) contenute in molti vegetali.
-Per contrastare la secchezza oculare, idratare il fisico bevendo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno.
-Se si lavora al computer o si svolgono attività manuali di precisione, concedersi una pausa di almeno 10 minuti ogni due ore.
-Curare l’illuminazione di uffici e ambienti di lavoro.
Corpo estraneo
A cura di Giorgio De Santi Oculistica P.O. Rho.