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E’ arrivata la primavera e con essa la voglia di uscire all’aria aperta per godere della salubrità della natura; cosa c’e di meglio allora di farsi delle belle passeggiate magari con quel mezzo ecologico e comodo chiamato bicicletta, che ci aiuta a smaltire qualche grasso in più accumulato nel “letargo” invernale e ci permette di esplorare località non raggiungibili con la solita autovettura.
Ormai in tutta la regione si stanno sviluppando delle piste ciclabili che permettono di raggiungere luoghi interessanti senza il disturbo del traffico ;In questo breve articolo ne segnalamo alcune.
Ciclabile dell’ADDA da Trezzo d’Adda a LECCO : Dal castello di Trezzo, si scende al fiume in prossimità della centrale elettrica Treccani percorrendo quindi l’arioso greto del fiume lungo il quale sono ormeggiate varie barche ,frequentato da pescatori e punteggiato da varie osterie e ristoranti. Si percorre la pista in parte sterrata in un percorso altamente pittoresco soprattutto quando il fiume costeggia il naviglio di Paderno ; qui il fiume diventa suggestivo e selvaggio al punto da aver ispirato Leonardo da Vinci per il dipinto “La vergine delle rocce”.
Caratteristica del percorso è anche l’attraversamento delle varie centrali idroelettriche che risalgono al periodo della prima industrializzazione italiana e delle “conche” chiuse che permettevano la piccola navigazione. A Paderno d’Adda si sottopassa l’altissimo ponte in ferro che ha un’altezza di 85 metri rispetto al fiume costruito nel 1889 dalla società Sovigliano di Cuneo; arrivati in prossimità di Imbersago si può attraversare il fiume Adda grazie al famoso traghetto leonardesco progettato in modo da sfruttare opportunamente le correnti e facilitare il guado. Dalla parte Bergamasca sorge il ristorante dei pescatori frequentatissimo per la cucina a base di pesci di fiume e per i prezzi modici praticati.(almeno fino ad un anno fa…)
Ciclabile delle GROANE : E’ la ciclabile che attraversa in direzione Nord il parco delle Groane ;la partenza può essere da Castellazzo di Bollate in prossimità della settecentesca Villa Crivelli e dall’omonimo borgo adiacente. La ciclabile attraversa a i boschi di caratteristica brughiera lombarda e varie “foppe” (piccoli laghetti) che si creano per il terreno impermeabile argilloso.
Il bosco di Ceriano è proprio un esempio di questo bosco punteggiato da varie zone umide mentre quello di Lazzate e più che altro composto da piante di alto fusto. Caratteristiche costrizioni sono le “fornaci” dove veniva cotta l’argilla per produrre mattoni .I sentieri e le piste si diramano per tutta la zona del parco e sono discretamente segnalati da opportune frecce indicatrici.
Ciclabile del Lago di VARESE : Questa ciclabile circumnaviga interamente il lago di Varese ; il percorso è quasi interamente pianeggiante tranne qualche su e giù conseguenza delle ondulazioni della costa lacustre. La lunghezza totale è di circa 30 Km, si può partire da qualsiasi punto del lago e se ne può percorrere solo alcuni tratti. Una dettagliata cartellonistica indica il percorso e le particolarità ambientali dei tratti che si stanno attraversando. Molto caratteristiche sono le località di Bodio con la sua spiaggetta, Biandronno dove con un caratteristico battello si può raggiungere l’isolino Virginia, Gavirate dove in località Voltorre si può visitare un antico chiostro, e Schiranna frequentata dai pescatori e densa di ristorantini
Ciclabile del Naviglio GRANDE : E’ la ciclabile che partendo da Abbiategrasso e costeggiando il Naviglio Grande arriva fino a Sesto Calende . Noi descriveremo il tratto che arriva fino a Castelletto Ticino definita la “ciclabile delle ville”. Si incontra dapprima villa Negri detta dei “platani” poi villa Visconti Maineri in località Cassinetta di Lugagnano, Villa Nay del1742 con cappella rococo. In località Robecco sul Naviglio c’è la grande Villa Bassana con cascina e attraversato un suggestivo ponte pedonale incontriamo villa Gandini con nelle vicinanze il merlato Palazzo Archinto sede di biblioteca comunale. Proseguendo a Ponte Vecchio ammiriamo villa Castiglioni che è sede del Parco del Ticino e superato il ponte sul naviglio in direzione ovest possiamo arrivare alla riserva naturalistica della Fagiana non distante dal fiume Ticino.
Spingendoci più a nord e superata Boffalora con il palazzo Calderari , Bernate Ticino con la parocchiale di S.Giorgio Martire, arriviamo al bellissimo ponte di Castelletto Ticino dal quale si può ammirare il complesso architettonico di villa Clerici con la strada selciata che scende lungo un punto di attracco dei Barconi che navigavano il naviglio ; qui è stata ripresa una scena del film
l’ Albero degli Zoccoli di Ermanno Olmi. La ciclabile prosegue come si diceva sopra, fino ad arrivare con altri scorci paesaggistici e insediamenti urbani veramente interessanti fino a Sesto Calende , se si deve però poi tornare in bici è meglio fermarsi qui e magari rifocillarsi alla suggestiva trattoria vicino al ponte o ad altre non molto distanti.
Per saperne di più in merito a quanto sopra suggerito non c’è niente di più semplice che entrare in Internet e cliccare uno dei titoli delle piste ciclabile indicate… oppure trovare l’edizione del Touring Club italiano del 1989 con titolo “Piste Ciclabili in Lombardia” … Auguri e buone pedalate !!!