Le costellazioni
Fin dall’antichità l’Uomo ha avuto bisogno di punti di riferimento per spostarsi; un fiume per trovare un villaggio…..una montagna per trovare una valle ……e via dicendo. Con l’inizio della navigazione per mare tali punti di riferimento non poterono più essere utilizzati ma i naviganti cominciarono ad osservare il cielo notando che alcune stelle (che appaiono fisse) disegnavano delle figure che potevano essere facilmente riconosciute e che essendo sempre uguali potevano essere di aiuto per la navigazione
L'uomo, infatti, eccelle nel trovare schemi regolari in strutture irregolari (si definisce pareidolia) e attraverso la storia ha raggruppato le stelle che appaiono vicine in schemi noti…..…..furono così ideate le costellazioni
Nel 1543 fu poi l’astronomo italiano Alessandro Piccolomini a contrassegnare le stelle in base alla loro luminosità con le lettere dell’alfabeto latino e quindi conosceremo molte stelle come α seguite dal nome della costellazione oppure β e via dicendo (ad esempio α Orionis, chiamata anche Betelgeuse è la stella più luminosa della costellazione di Orione, seguita da β Orionis chiamata Rigel….e via dicendo)
Possiamo definire quindi le costellazioni come insiemi di stelle….non necessariamente vicine…( infatti in molti casi la vicinanza tra le stesse è unicamente prospettica ) che compongono nel cielo una figura facilmente riconoscibile
In astronomia le costellazioni riconosciute sono 88:
Le 12 costellazioni dello Zodiaco, che si trovano lungo l'eclittica, e vengono quindi percorse dal Sole nel suo moto apparente sulla volta celeste durante l'anno; sono in sostanza le costellazioni utilizzate dagli astrologi
- le 36 costellazioni elencate da Tolomeo nel suo Almagesto, oggi diventate 38 con la suddivisione di una di esse (la Nave Argo) in tre costellazioni distinte;
- le rimanenti 38 costellazioni, definite in epoca moderna (a partire dal 1600 circa) poste negli spazi vuoti tra quelle note e quelle nell’emisfero meridionale che venivano man mano segnalate dagli esploratori
Inoltre si dividono anche in base alla loro posizione nel cielo: 18 costellazioni boreali (settentrionali); 34 costellazioni equatoriali; 36 costellazioni australi (meridionali).
Le costellazioni attraversate dall'eclittica (il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto allo sfondo della sfera celeste e su cui giacciono le orbite dei pianeti) sono chiamate zodiacali e in realtà esse non sono dodici ma tredici : Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Ofiuco, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci; quella di Ofiuco non venne mai inserita nello Zodiaco
E’ palese quindi il fatto che se cercassimo un pianeta in cielo per osservarlo non dovremmo mai guardare in una costellazione che non sia tra quelle zodiacali…..non potremo mai osservare, ad esempio Marte o Giove nel Gran Carro o in Orione ma dovremo cercarlo in costellazioni come la Vergine, il Cancro eccetera
Una piccola curiosità…..presso gli antichi popoli dell’America Latina le costellazioni non erano formate dalle stelle ma dagli spazi vuoti e bui contenuti tra le stesse (costellazione del Giaguaro, della Piramide, della Volpe eccetera)
Fatta un po’ di storia diamo un’occhiata al cielo in una bella serata limpida cercando di riconoscere qualche costellazione.
La costellazione più evidente alle nostre latitudini e presente tutto l’anno è sicuramente il Gran Carro o Orsa Maggiore; alcune popolazioni vi vedevano un mestolo….gli antichi Egizi un carro da guerra, Greci e Romani vi vedevano un’Orsa con tanto di coda (anche se questo animale ne è sprovvisto)… ed è sicuramente la più rintracciabile….basta alzare lo sguardo e volgerlo verso Nord
E’ un buon punto di partenza per osservare alcune costellazioni che sono presenti tutto l’anno e che, ruotando attorno al Polo Nord Terrestre vengono definite “costellazioni circumpolari”.
Se tirate una linea immaginaria tra le due stelle posteriori del Gran Carro verso l’alto della figura raggiungerete una stella…..non necessariamente luminosissima ma unica…..state osservando la Stella Polare cioè la stella visibile ad occhio nudo che più si avvicina al Nord terrestre.
Va precisato che la Stella Polare non è sempre stata la stella più vicina al Nord terrestre….non lo era 10000 anni fa e non lo sarà più tra 10000 anni a causa del moto di precessione del nostro pianeta
Comunque sia, osservando la Stella Polare, stiamo osservando una nuova costellazione, simile al Gran Carro ma più piccola e per questo chiamata Piccolo Carro (o Orsa Minore)
Teniamo gli occhi su queste due costellazioni ma questa volta tiriamo una linea immaginaria tra la prima stella del timone del Gran Carro e la Stella Polare: raggiungeremo una costellazione a forma di W nota con il nome di Cassiopea