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Caglio è un piccolo paese situato al centro del triangolo lariano tra i monti Palanzone e S.Primo. E’ uno dei luoghi più pittoreschi della Vallassina ed è considerato tra i più interessanti e suggestivi dell’alta Brianza per la sua amena posizione e per gli angoli caratteristici. Situato in posizione elevata (800 m.) , è luogo di frequentazione turistica; in particolare dalla fine degli anni 50 da parte di molte famiglie di milanesi e brianzole, sia per la salubrità dell'aria, sia per le caratteristiche paesaggistiche che lo hanno reso un luogo privilegiato piacevole e tranquillo. Il paese è anche conosciutissimo da parte dei cicolamatori, in quanto nelle sue vicinanze nella località di Sormano, parte una strada ripidissima (muro del Sormano) che in meno di 2 chilometri porta alla colma per poi discendere ai piani del Tivano. Un ospite illustre di Caglio fu il pittore divisionista Giovanni Segantini, qui attratto dalle bellezze naturalistiche e dagli splendidi panorami dei “monti della sera”.
Egli dimorò nel paese tra il 1885 e il 1886 e qui dipinse una delle sue opere più famose : “alla stanga” nella quale riuscì a concentrare l’atmosfera della piana di Santa Valeria, una zona particolarmente suggestiva di Caglio, dove vi erano alcuni steccati presso i quali venivano regolarmente legate alla stanga sul far della sera, le vacche brune del paese. Per tale dipinto, il pittore ottiene nel 1886 la grande medaglia d’oro all’esposizione internazionale di Amsterdam, che gli consente di ampliare la sua fama oltre i confini locali. Lo stesso quadro viene acquistato nel 1888 dal governo italiano per la galleria di Roma ed è attualmente in esposizione presso il settore d’arte moderna. La scelta di Segantini ( nato ad Arco di Trento nel 1858), di trasferirsi in alta Brianza dopo aver vissuto a Milano la turbolenta giovinezza ( Scapigliatura ) e una formazione all’accademia di Brera, ha motivazione sicuramente nell’insito bisogno di contatto con la natura e con gli ambienti rurali che saranno i luoghi di ispirazione pittorica per il resto della sua breve vita. Il pittore muore infatti a soli 41 anni nel 1899 in Engadina (Svizzera),dove si era trasferito dopo la residenza dell’alta Brianza ,nel paesino di Schalfberg. La comunità di Caglio per ricordare i 150 anni della sua nascita e per rendere omaggio alla sua presenza se pur breve nel paese ,nel 2008 ha selezionato i suoi maggiori capolavori, li ha riprodotti in grande formato collocandoli all’aperto tra le vie del borgo nei punti più suggestivi e più significativamente legati al maestro. La mostra che ripercorre l’intera esperienza artistica ed esistenziale del pittore è quindi visibile durante tutto l’anno e visitabile semplicemente percorrendo le piacevoli viuzze del paese. Oltre alla già citata opera “alla stanga” possiamo quindi vedere tutte le altre opere a cominciare dal “trittico della vita”, “pascoli a primavera”, “la raccolta del fieno”, “l’angelo della vita” “,le due madri” … per un totale di 15 grandi opere. Ricordiamo che gran parte delle opere originali di Segantini sono visibili presso la galleria d’Arte moderna di Milano e presso il museo di Saint-