La Nadonna del Sasso - Nuovo Progetto

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a cura di Giuseppe Cecchetti
In conformità a quanto proposto dal Cral degli Operatori del Rhodense che ha stabilito che il 2016 fosse dedicato all’acqua, questo articolo parlerà di alcune località che sorgono attorno alle “acque” di un lago tra i meno conosciuti e considerati: il “romantico”lago d’Orta.
E’ uno dei più piccoli del Nord d’Italia e si trova interamente in territorio del piemontese , appena a sinistra del lago Maggiore.
E’ alimentato dalle acque del torrente Strona e il suo emissario Nigoglia ,che si trova nelle vicinanze e precisamente ad Omegna, caso unico dei laghi prealpini si dirige a Nord, per poi gettarsi nel fiume Toce.
La località più nota, e quella che dà il nome al lago(l’altro nome è Cusio), è Orta graziosissima cittadina posta su una penisola alla metà della sponda orientale.
Possiede un caratteristico borgo costituito da strette vie silenziose ,case e palazzi antichi, soprattutto barocchi, con loggette e balconi in ferro battuto e cortili a portico dove trovano sede negozietti di artigianato e di arte varia.
Sulla piazza centrale adiacente il lago, sorge il Palazzo del Municipio del 1582 tutto aperto a portici a terreno e sapientemente affrescato nelle mura esterne.
Alle spalle del paese su un’altura boscosa sorge il Sacromonte dedicato a Francesco costituito da 20 cappelle con affreschi e gruppi di terracotta del XVIII° secolo.
Nella piazzetta del municipio si trova l’imbarcadero da cui partono e arrivano barche e traghetti che raggiungono i vari angoli del lago; una delle mete più dirette e frequentate è quella che porta all’isola di S.Giulio, “isoletta” dalla caratteristica forma ellittica dominata dal grande edificio del seminario.
Annesso ad essa, si trova l’antica basilica dedicata a S.Giulio (predicatore del cristianesimo del V secolo d.C che secondo la leggenda liberò anche l’isola dalle serpi), all’interno della quale troviamo un ambone romanico e con affreschi della scuola di G.Ferrari. Il seminario ospita anche “pellegrini metropolitani” in cerca di pace, silenzio e desiderosi di recuperare la spiritualità interiore persa per le angosce provocate dal viver quotidiano.
Se vogliamo avere una visione panoramica di tutto il lago e visitare un altro luogo di spiritualità, ci dobbiamo alzare nel territorio del borgo di Boleto dove su uno sperone roccioso di granito è stato edificato il santuario della Madonna del Sasso.
Nel posto ora occupato dal santuario, vi era in origine solamente una croce posta dopo la morte di una donna di Pella nel XVI° secolo. Narra la leggenda che il geloso marito della donna, di ritorno dalla guerra, sospettando di essere tradito in base alle dicerie del paese, la spinse verso il dirupo per ucciderla. Pentitosi, dopo averla spinta verso il baratro le tese la mano per salvarla, ma lei non si fidò, e si lasciò cadere nel vuoto. In questo luogo di dolore dove fu posta inizialmente una croce, sorse una cappelletta dedicata a Maria Addolorata e nel 1748 venne ultimato il santuario.
Costruito in stile barocco con una pianta a croce greca presenta una sola navata; un interessante particolare da notare nei capitelli delle lesene è la rappresentazione del cuore trafitto,simbolo della Madonna Addolorata.
Dal piazzale sottostante la chiesa si gode un panorama talmente completo ed emozionante che questo luogo è detto anche “il balcone del Cusio”.
E’ anche presente una scultura che ricorda gli scalpellini (“i pica sass”) che qui estraevano il prezioso granito (il migliarolo) che poi veniva inviato nei centri di Pavia e Milano viaggiando sulla ferrovia appositamente costruita per collegare Oira e Alzo di Pella ,borghi collegati alle pendici dello sperone granitico,con Gozzano e quindi Novara.
In breve dal lago d’Orta si può raggiungere il Mottarone percorrendo una bellissima strada(si consiglia ai ciclisti più allenati…) che allargandosi panoramicamente dopo Armeno, porta a quota 1450m dove troviamo impianti sciistici e dove si possono percorrere dei bei sentieri di montagna.
Uno di questi porta in breve al rifugio del Cai dove oltre a godere di un panorama veramente suggestivo, si può godere anche delle prelibatezze della cucina; tra le tante cose buone si cucina uno “stufato d’asino” veramente gustosimisssimo!!!



 
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