Prima di vedere come si sviluppa un occhio considerato sano in un bambino, alcuni dati:
In Italia due milioni e mezzo di bambini tra i tre e i dieci anni soffrono di disturbi agli occhi dagli arrossamenti ai mal di testa causati dai difetti visivi. Prevalenza dell'ambliopia è del 3-5% , dello strabismo è del 6-8%. Almeno il 20% dei genitori non sottopone i propri figli ad adeguati controlli della vista, complice anche la crisi economica. Il Rischio per il bambino è l’ipovisione. Il sistema visivo è relativamente maturo alla nascita. Il primo anno di vita è un periodo molto importante nello sviluppo della vista. Ogni patologia che danneggi lo sviluppo visivo in questo periodo ha effetti per tutta la vita. La visione si sviluppa gradatamente durante i primi anni di vita. Alla nascita il neonato è in grado di captare gli stimoli visivi provenienti dall'ambiente circostante ma non di elaborarli, di organizzarli in immagini e, quindi, di capirli; il bambino vede luci e forme ma non può attribuirli a cose, persone e ambienti. A 15 giorni, il bambino riesce a mettere a fuoco le immagini distanti 20-30 cm dagli occhi ( vede il viso della mamma ) Si focalizza su ciò che è per lui importante, in una sorta di risparmio energetico non riconosce ancora i colori, distingue la luce dal buio. Non avendo ancora il pieno controllo dei muscoli oculari si stanca presto e talvolta può sembrare strabico.Dopo 10-12 settimane distingue il viso umano rispondendo a sorrisi, smorfie e movimenti delle labbra; segue le immagini in movimento ruotando il capo e facendo convergere gli occhi se gli si avvicina un oggetto al viso. La fissazione ed il riflesso di inseguimento sono presenti all’età di sei settimane.I genitori ci dicono che il loro bambino rimane colpito da oggetti colorati o da oggetti in rapido movimento.Spesso i genitori intuiscono se c’è un problema, in questi anni ho imparato a non sottovalutare i loro sospetti. Tra il quarto e il sesto mese il bambino è in grado di fissare un oggetto, di seguirne il movimento e di volgere lo sguardo verso uno stimolo visivo. Tra il quarto e il quinto mese mette a fuoco le immagini fino a qualche metro di distanza, distinguendo chiaramente alcuni colori fondamentali quali il rosso, il verde e il blu. A sei mesi controlla abbastanza bene i muscoli oculari, quindi scompare l'eventuale strabismo, ed è attratto da oggetti di piccole dimensioni. A sette mesi vede come una persona miope, mentre a dieci mesi acquista il senso di profondità delle immagini (stereopsi ) Quando fare la prima visita al bambino? Molte volte mi sono sentito fare questa domanda. La prima visita, se possibile, quando il bimbo è ancora in fasce, in ospedale pochi giorni dopo la nascita. L’imperativo è la diagnosi precoce e tempestiva. Alcune malattie oculari quali il glaucoma, la cataratta congenita, le degenerazioni della cornea riducono rapidamente la capacità visiva Solitamente questa visita “precoce”, viene effettuata mediante un controllo da parte del medico oculista. Molto dipende dall’organizzazione dei reparti di Neonatologia ed Oculistica nei vari Ospedali. Nel nostro, la quasi totalità dei neonati “passa” questa visita. Molto dipende dalla disponibilità di personale «dedicato», visitare un neonato non è facile.Per esempio negli Stati Uniti problematiche medico-legali, fanno si che la figura dell’oculista pediatrico va scomparendo, nessuno cioè vuole accollarsi il rischio di visitare i neonati, con immaginabili conseguenze sulla salute visiva dei piccoli pazienti. Chi deve essere visitato ? Bambini considerati ad alto rischio genetico e bambini nati prematuri. Cosa si controlla ? Questa prima visita ha lo scopo di controllare l’eventuale presenza di malformazioni congenite o di infezioni conseguenti al parto. Si controlla la morfologia, la forma del globo oculare e degli annessi le dimensioni dei bulbi oculari il riflesso rosso dell’occhio la motilità dello stesso
Secondo controllo.Quando il piccolo ha un’età compresa tra i sei e i nove mesi, in occasione della vaccino-profilassi antipoliomielitica, è bene sottoporlo ad un controllo ( pediatra) Escludere uno strabismo è molto importante nei bambini in quanto il loro naso, non ancora ben formato, può dare la falsa impressione che gli occhi convergano più del normale (epicanto)
Terzo controllo. Intorno ai due, tre anni soprattutto se i genitori sospettano una difficoltà visiva del bambino nel riconoscere oggetti oppure se hanno notato, sia pure occasionalmente, uno strabismo di uno o di entrambi gli occhi. Si tratta di eseguire un dépistage l’esame può essere eseguito dal pediatra. Cosa si controlla ? Si accerterà la presenza di eventuali vizi di refrazione di alterazioni della motilità oculare, come strabismo e nistagmo. L’eventuale presenza di un’ambliopia Per valutare l’eventuale presenza di difetti di refrazione e la capacità visiva del bambino si utilizza un metodo “soggettivo” se il bambino è in grado di partecipare, invitandolo a riconoscere alcuni disegni elementari di dimensioni progressivamente decrescenti. In caso si sospetti un difetto visivo il pediatra invia dallo specialista il bambino per eseguire un esame con la dilatazione pupillare o sciascopia.
Quarto controllo. All’età di cinque anni un altro controllo ancora più accurato si valuta con la maggiore precisione l’acutezza visiva del piccolo. L’esame è utile per valutare se gli occhi hanno la stessa capacità visiva o se è presente un difetto. Da questo momento controlli biennali In assenza di particolari problemi visivi il bambino deve eseguire controlli periodici con scadenza biennale per valutare quanto lo sviluppo stia influendo sull’apparato visivo.Tutto questo per garantire a tutti bambini il diritto ad avere 10/10 !!