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A cura di Cristina Campanello Centro Alzheimer P.O. Passirana
Pedestrian crossing, passage pour piétons, Fußgängerüberweg… strisce pedonali; tra “i runners metropolitani” è una parola che suscita immediatamente un sentimento di “pericolo imminente” in quanto per il pedone italiano e di conseguenza per i podisti, l’attraversamento di una strada sulle strisce è una vera scommessa. Figuriamoci per un runner che arriva più velocemente magari al buio e con un pò di stanchezza addosso! Lo stesso discorso non vale per l’utenza pedonale (e i runners) di molti altri paesi occidentali.
In Svizzera le automobili spessissimo frenano all’approssimarsi delle strisce creando perplessità per il guidatore italiano che si trova a circolare sulle strade elvetiche.
Negli Stati Uniti d’America il pedone ha veramente precedenza. E’ anche vero che attraversare a piedi la strada fuori dalle strisce pedonali o con semaforo rosso è passibile –realmente-di contravvenzione.
In Francia (addirittura) gli automobilisti devono cedere il passaggio ai pedoni impegnati in fasi di attraversamento anche se ciò non avviene sulle regolamentari strisce pedonali.
Infine, un esempio di advertising “forte” arriva dal Portogallo dove nell’ambito della campagna “Safe Street Week” sono state modificate le scritte pedonali con i nomi di vittime di incidenti; sicuramente un “primo passo” per sensibilizzare automobilisti e utenza ad un maggior rispetto dei pedoni (ovviamente “abbinato” a soluzioni più pratiche come dossi per il rallentamento immediatamente prima delle strisce pedonali).
Fatte queste premesse, i runners “italici” come si comportano? Tutto sommato nemmeno male, in quanto, talmente consci della diseducazione stradale degli automobilisti, evitano le strisce, calcolano i tempi per attraversare il semaforo con il verde mentre si avvicinano correndo, qualcuno studia attentamente il percorso al fine di evitare disagi… in pratica ci si arrangia! Esiste una seconda opzione per il podista più ecocompatibile e forse più “integralista”(nel senso che si evita “tout court” il problema strisce pedonali) cioè : prendere i mezzi pubblici, correre in un parco e ritornare a casa con gli stessi mezzi pubblici.
Ma questa soluzione , anche se più rispettosa dell’ambiente, non risolve un problema di cultura ed educazione civica tipicamente…”latina”.